Viaggio.

Mi guardo allo specchio.Mi spazzolo i capelli, mi trucco, faccio qualche smorfietta simpatica. Inutile, Sta piangendo. Mi avvicino, lo accarezzo.

“Cos’hai fatto?”- gli sussurro. – “nulla; attendo qualcuno che mi faccia uscire da questa trappola”- risponde. 

Gli faccio compagnia per qualche istante e vado via. Esco di casa con la convinzione di dovermi divertire. Ma il mio pensiero è fisso allo specchio.

-“Farei di tutto per aiutarlo”- penso tra me e me.

Torno a casa. Non c’è nessuno ad aspettarmi. Solo lui: lo specchio. Guardo bene nei suoi occhi e trovo ancora lacrime. 

Mi ribello -“perchè piangi ancora?, basta!”-.

Finalmente mi dice la verità -“piango per te. Vorrei tu fossi felice, vorrei che la tua vita andasse come l’hai sempre sognata e invece ti trovo qui, sola, davanti ad uno specchio freddo a cercare di fermare il tempo- .

Lo guardo arrabbiata, consapevole delle verità che avevo appena sentito. 

Ho amato i suoi occhi gelidi per avermi fatto riflettere. 

Ora mi guardo allo specchio e sorrido davvero, perché è stato l’unico a viaggiarmi nell’anima.

 

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